La mostra, allestita nella Biblioteca
Monumentale del Museo di San Marco, rientra tra le
iniziative proposte dal Comitato Nazionale per le celebrazioni
del 550° anniversario della morte del Beato Angelico per
ricordare negli aspetti più vari l’arte del Beato
Angelico e mettere in luce la portata della sua influenza nel
tempo. E’ stata realizzata dalla Soprintendenza Speciale per
il Polo Museale Fiorentino e curata da Magnolia Scudieri e Sara
Giacomelli.
L’esposizione si propone di far
conoscere in modo ravvicinato e puntuale la miniatura del Beato
Angelico, quale appare soprattutto nel Graduale
miniato (n. 558) per San Domenico di Fiesole,
convento d’origine dell’Angelico, in rapporto ad alcuni
esempi della sua coeva pittura su tavola che si presenta spesso
come “pittura in miniatura”.
Intorno al codice saranno così esposti alcuni dei più
significativi dipinti dell’Angelico che stilisticamente e
cronologicamente appaiono strettamente correlati alle miniature,
gran parte dei quali sono conservati al Museo di San Marco ed
esposti abitualmente in altri ambienti, accanto a tre importanti
opere provenienti da prestigiose istituzioni estere.
La mostra è anche occasione per
presentare i risultati dello studio codicologico del
Graduale e degli altri manoscritti esposti, a cura di Sara
Giacomelli, e quelli di uno studio scientifico sui colori usati per
miniare il Graduale condotto in confronto con quelli usati
nelle pitture su tavola, a cura degli esperti scientifici
dell’IFAC-CNR, del Dipartimento di Fisica e INFN di Firenze e
dell’Opificio delle Pietre Dure, in parallelo con
l’analisi della tecnica in relazione alle fonti, a cura di
Maria Paola Masini.
Vicino al Graduale di San Domenico,
che è il fulcro della mostra, troveranno esposizione anche
manoscritti miniati da altri artisti come Battista di Biagio
Sanguigni, che dell’Angelico fu amico e compagno di
lavoro fin dalla gioventù, dal quale, o insieme al quale,
potrebbe avere appreso i segreti della tecnica della miniatura, e
di Zanobi Strozzi, suo allievo che in quelle miniature mantenne
ancora viva l’eco dell’arte del maestro. Dello Strozzi
saranno esposti nove corali appartenenti al corredo liturgico del
convento di San Marco, che mostrano, con contiguità e
differenze, la natura dell’influenza esercitata su
quell’artista dall’Angelico.
Saranno anche esposti due Salteri
appartenenti sempre al Convento di San Marco, che non sono
riconducibili a Zanobi Strozzi, bensì all’Angelico
stesso, e che rivelano, con la loro più avanzata datazione,
come l’Angelico abbia continuato per tutta la vita, anche se
sporadicamente, a lavorare nella miniatura con l’ampio
respiro della pittura.
“Se le pitture murali e le
tavole dell’Angelico” osserva la Soprintendente per il
Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini “sono sotto gli
occhi dei visitatori, del Museo di San Marco così come degli
altri musei e luoghi che serbano testimonianze di sua mano, diverso
è il discorso dei codici miniati, che solo temporaneamente
possono essere esposti al pubblico con quegli apparati –
spiegazioni, catalogo, supporti informatici - necessari per
condividere con il pubblico generale l’apprezzamento delle
miniature”.
La mostra vuole essere soprattutto una
iniziativa didattica con l’intento di avvicinare e far
vedere, almeno virtualmente, tutte le miniature contenute nel
famoso Graduale e quelle degli altri corali
esposti. Durante il percorso espositivo sarà, infatti,
possibile “sfogliare” l’intero Graduale
e gli altri codici tramite una postazione multimediale.
Tale realizzazione costituisce il momento iniziale della
costruzione di un sistema di consultazione virtuale permanente dei
manoscritti miniati del Museo di San Marco, con l’obiettivo
di rendere più fruibile da tutti questo patrimonio e, al
contempo, di tutelarne la conservazione.
La finalità didattica di questa
esposizione si esplica anche nella possibilità di
immedesimarsi nella dimensione perduta dello “studiolo”
dove lavoravano i frati calligrafi e miniatori. Ciò
sarà reso possibile tramite la presenza di una
ricostruzione, in dimensione quasi reale, di uno studiolo collocato
vicino alle vetrine didattiche sulla tecnica della miniatura.
La ricostruzione è stata progettata da Alberto Cavallini su
disegno di Giancarlo Masini e realizzata gratuitamente con
materiali offerti dalla ditta “Bucalossi Nello Arreda”
da Andrea Cavigli e da Piero Ghiozzi presso la falegnameria del
Centro Sociale di Castelfiorentino. Tale progetto didattico
è stato ideato da Maria Paola Masini Direttrice della
Sezione Didattica della Soprintendenza SPMF.
Il percorso espositivo sarà
accompagnato, inoltre, da pannelli luminosi che aumenteranno la
possibilità dei confronti immediati tra le opere.
La mostra, che rientra nel programma di
valorizzazione della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale
Fiorentino ha potuto essere realizzata grazie anche al generoso
contributo del Comitato Nazionale per le celebrazioni del 550°
anniversario della morte del Beato Angelico e della Banca Monte dei
Paschi di Siena S.p.a..
Fra Giovanni Angelico. Pittore
miniatore o miniatore pittore?
20 dicembre 2007 – 29 marzo 2008
Museo di San Marco, Firenze